Aggiornato il 20 Aprile 2020 da Michela
Nitmiluk National ParkIl Nitmiluk National Park si trova a 244 chilometri a sud di Darwin. Gli spettacolari panorami che circondano quest’area sono stati creati dall’erosione delle acque del fiume Katherine nella roccia che forma le numerose valli e gole caratteristici del Nitmiluk National Park.
Una strada che parte dalla città di Katherine porta i visitatori all’ingresso del parco nazionale: la vostra esplorazione dovrebbe a mio parere cominciare con una visita al centro informazioni nel quale è disponibile la mappa dei sentieri che portano nei vari “Gorge”, ovvero gole spettacolari che è possibile raggiungere non solo a piedi, ma anche affittando canoe.
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Trekking e camminate al Nitmiluk National Park: il Butterfly Gorge
Se decidete di intraprendere una camminata, sappiate che i vari percorsi sono piuttosto lunghi e richiedono una certa pianificazione. Qui il link per la mappa dei vari sentieri.
Decido di farne una in giornata ed andare ad esplorare “Butterfly Gorge”.
Si tratta di una lunga camminata di circa 14 chilometri totali per andata e ritorno che si completa in circa 5 ore. Il sentiero, che attraversa foreste e strette valli abitate da numerose farfalle (da qui appunto il nome Butterly Gorge, gola delle farfalle), finisce proprio in uno di queste gole dove si trova un lago connesso al fiume Katherine, racchiuso tra alte pareti rocciose dal colore rosso mattone.
L’acqua è assolutamente stupenda, di un colore verde-blu molto intenso. Qui è possibile fare il bagno e nonostante ci siano i cartelli di attenzione per la presenza di coccodrilli, tutti i visitatori un tuffo se lo concedono e io non sono stata da meno. Il panorama è decisamente irresistibile!
Arrivo alle Edith Falls
Da Nitmiluk National Park ritorno sulla Stuart Highway e dopo appena quaranta chilometri arrivo alle Edith Falls.
Qui il link con info e mappe di Edith Falls

Edith Falls è un luogo naturalistico davvero stupendo, sorge sul fiume Edith e da vita ad una serie di cascate su vari livelli ed infine ad un lago dove è possibile fare il bagno.
Ci sono un paio di camminate per raggiungere i livelli più alti da dove partono le cascate e dalla cima di queste colline si gode la vista delle valli sottostanti dove il fiume Edith continua il suo corso; al tramonto la foresta ed il lago si dipingono di colori caldi ed avvolgenti.

In questo sito è presente uno spazioso campeggio attrezzato al costo di dieci dollari a notte ma sappiate che Edith Falls è una famosa località turistica molto visitata soprattutto nei mesi più caldi, quindi vi consiglio di prenotare in anticipo!
Kakadu National Park
Riparto in direzione di Pine Creek, città dalla quale parte l’autostrada Kakadu Highway, che porta verso il famoso ed omonimo Kakadu National Park, probabilmente il parco nazionale più famoso dell’Australia insieme ad un secondo chiamato Lichfield National Park del quale parlerò in seguito.
Qui il link di Kakadu National Park
Trascorro tre giorni a Kakadu, spostandomi con la mia affezionata auto che continua ad essere una risorsa indispensabile per permettermi di mantenere l’indipendenza di cui ho bisogno e che voglio assolutamente avere fino alla fine del mio viaggio on the road.

Nonostante abbia ricevuto numerose offerte da altri ragazzi e ragazze per condividere il mio viaggio e di conseguenza anche le spese, ho sempre optato per rimanere da sola; per me la libertà non è mai stata motivo di negoziazione con i soldi e non comincerà di certo ora.
Il mio primo stop a Kakadu è, come quasi tutti i turisti, il segnale che determina l’ingresso al parco nazionale: dopo aver atteso un quarto d’ora per le persone arrivate prima di me di completare i loro servizi fotografici compresi di selfie, pose e smorfie di ogni tipo, finalmente arriva il mio turno e riesco ad avere un mio scatto personale!
Mi rendo presto conto che, nonostante questa sia la stagione perfetta per visitare Kakadu trattandosi di quella secca (inverno), la maggioranza dei luoghi più spettacolari sono raggiungibili solo con auto a quattro ruote motrici, ovvero una jeep, il chè mi taglia fuori e mi fa rinunciare all’occasione di avere tra le mie foto scatti meravigliosi regalati da paesaggi inaccessibili per la mia povera Mitsubishi Magna…
I giganteschi termitai rossi del Kakadu National Park
Nonostante questo, i tre giorni a Kakadu National Park sono pieni di cose da fare e luoghi da vedere: ad esempio i giganteschi termitai dal colore rosso/marrone intenso che si possono scorgere a lato della strada mentre si guida.
Possono addirittura raggiungere l’altezza di quattro metri e oltre: sono davvero costruzioni incredibili se pensate che sono fatte da piccoli insetti lunghi solo pochi millimetri.

Incontri strani al Kakadu National Park
Dopo un incontro ravvicinato con qualche cavallo selvaggio che ha deciso di attraversare la strada poco distante da me e di posare per una foto, arrivo a Yellow Water dove mi fermo per dare un’occhiata in giro.

Ci sono cartelli di attenzione ai coccodrilli sparsi ovunque! Difatti questa è la meta giusta per imbarcarsi su una crociera al tramonto (attrazione famosa qui a Kakadu ma che comunque si paga: parliamo di circa $ 90 a persona per una crociera di nemmeno due ore) ed osservare le decine di coccodrilli che abitano queste zone paludose.
Quando il sole cala, il tramonto rende queste acque spettacolari tingendo le ninfee ed il cielo sovrastante di un rosa intenso.
La prima notte trascorre combattendo contro un battaglione di zanzare assetate di sangue (il mio!), giuro non ne ho mai viste così tante tutte insieme!
Calato il sole mi rifugio sotto un improvvisato riparo da questi insetti che non mi danno un attimo di tregua, costruito mettendo una zanzariera da letto sul baule aperto della mia auto, così da avere un po’ di pace mentre ceno e cerco di dormire qualche ora in questa notte afosa e rumorosa di ronzii e zoccoli di bufali d’acqua intenti a brucare non lontani da dove sono accampata.
Sito di Nourlangie: un affascinante esempio di pittura rupestre aborigena

La mattina seguente arrivo al sito di Nourlangie, pochi chilometri più a nord: Nourlangie è uno dei principali luoghi all’interno del parco nazionale di Kakadu dove è possibile osservare esempi di arte muraria aborigena molto ben conservati.
C’è un percorso pedonale che vale davvero la pena fare, non troppo lungo, che porta il visitatore ai punti dove sono questi dipinti, passando tra rocce, gole, arrampicandosi su massi e godendosi inoltre una vista panoramica sulle valli intorno coperte da foreste e pianure a perdita d’occhio.
Jabiru e Ubirr: l’estremo nord di Kakadu
Arrivo il secondo giorno alla città di Jabiru, il punto dal quale poi si prosegue per raggiungere un altro sito archeologico/artistico molto importante per l’intera Australia chiamato Ubirr. Se vi fermate a Jabiru vi consiglio di riempire le vostre taniche di acqua e di fare una puntatina gastronomica al famoso forno in città chiamato Kakadu Bakery nel quale ho fatto razzia di specialità locali. Pensate che il negozio fu fondato negli anni ’80 dall’italiano Alberto Luglietti 🙂

Ubirr sorge a circa quaranta chilometri a nord di Jabiru e per me questo è il punto più spettacolare di Kakadu! Non sorprende il fatto che qui i turisti siano numerosissimi…..e chiassosi!
L’arte rupestre conservata qui è unica, i colori delle ocre gialle e rosse usate per i dipinti sono ancora molto vivi e in ottime condizioni.

Di ritorno dalla prima esplorazione ad Ubirr nel pomeriggio, assisto ad un piccolo incidente….stradale. Un signore cerca di parcheggiare il suo gigantesco camper tra due auto e nell’intento rompe il fanalino di una delle due vetture. Così quando vedo questa persona scendere e gesticolare animatamente con la moglie, capisco che si tratta di italiani che vengono raggiunti dopo pochi istanti da amici che hanno un camper uguale.
Avendo assistito a tutta la scena e capendo che loro avrebbero avuto qualche difficoltà nel compilare i moduli per le assicurazioni in inglese, decido di rimanere e dare loro una mano, in fondo tra connazionali bisognerebbe aiutarsi sempre no?
Dopo aver sbrogliato la burocrazia (poca!) tra italiani e australiani, vengo invitata ad avere una birra come ringraziamento per l’aiuto.
East Alligator River
Come solito io sono sempre la più lenta a finire gli alcolici e dopo tante chiacchiere, risate e con ancora la mia bottiglia di birra mezza piena in mano, faccio ritorno alla mia auto salutando tutti

Non posso andarmene dall’Australia senza aver visto i coccodrilli qui nel Northern Territory: decido così di andare sul fiume East Alligator River sulla strada per ritornare a Jabiru e partecipare ad una piccola crociera chiamata Guluyambi Boat Cruise: il costo è di 74 dollari.
Qui il link Guluyambi Boat Cruise
Per poco più di un’ora e mezza si naviga su una piccola barca nelle acque abitate da coccodrilli, accompagnati da una guida aborigena che illustra man mano che si avanza nel percorso, tutte le varie risorse che la sua tribù usava nel passato per sopravvivere in queste terre.
Le diverse tipologie di piante dalle quali si ricava il legno per costruire strumenti di caccia e per cucinare, le foglie usate come medicinali, le rocce per creare colori con i quali poi tuttora si dipingono il corpo durante le cerimonie.
Proprio mentre si svolge la crociera, un gruppo di fotografi sta scattando qualche immagine per materiale promozionale quindi chissà….magari troverò il mio viso su una brochure del Guluyambi Boat Cruise per la prossima stagione secca!
Il tramonto sulla valle di Ubirr: da non perdere!
Ritornata ad Ubirr appena prima del calar del sole mi accingo alla scalata della piccola montagna che si trova a lato del sentiero alla fine del quale si raggiunge un noto punto panoramico affollatissimo specialmente durante queste ore precedenti il tramonto (come al solito!), e nonostante io non sia amante di luoghi sovraffollati da visitatori, questa volta cedo e rimango in attesa di questo spettacolo che sono già sicura sarà fantastico.
Ci si siede sulle rocce cercando uno spazio libero dal quale gustarsi la vista: il mio “spot” è su di una roccia a picco sulla valle davvero verdissima ma che lentamente cambia le proprie sfumature aggiustandosi alla luce durante il calare del sole.
Tutti rimaniamo senza parole quando il sole comincia a sparire dietro l’orizzonte: negli ultimi ventidue mesi ho visto innumerevoli tramonti e questo è assolutamente uno tra i più belli!
La mattina seguente con tristezza mi rimetto alla guida e esco così da Kakadu National Park con meta un secondo parco nazionale non distante da questo in direzione di Darwin: il Lichfield National Park.
Stay Tuned per il prossimo post! Il viaggio continua…
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Ciao!
Sono una ragazza che fin da piccola sognava tanto e desiderava scoprire il mondo, nei suoi luoghi più lontani, nelle sue culture così diverse fra loro e nelle sfaccettature di tante vite diversa dalla propria. La decisione di “fare qualcosa di insolito” come lo è fare la valigia ed andarsene senza un piano ben preciso, ci catapulta in un mondo che vedremo, che lo si voglia o meno, con occhi diversi.
Le prospettive cambiano, la percezione delle cose cambia…
Intorno Sottosopra è il mio viaggio personale nel mondo